Questa triste realtà indica un indole aggressiva anche verso i propri simili e si verifica quotidianamente in ogni dove e verso ogni specie ma tocca punti drammatici quando si parla di bracconaggio selvaggio nel nome del quale vengono commessi atti indiscriminati e orrendi.
La cosa più aberrante è il statu mentale e caratteriale che accompagna le azioni. Totale ignoranza e povertà da un lato (come accade ad esempio nei grandi traffici di droga dove vengono reclutati disadattati, poveri, bisognosi e ignoranti) e arroganza e lussuria dall’altro.
Eccezion fatta per i narcisisti miliardari dal grilletto facile, chi fa il lavoro sporco è quasi sempre chi veste stracci.
Il bracconaggio in Africa
In Africa, è lotta continua!
Soprattutto per quanto riguarda i rinoceronti. Oggi ci sono meno di 30.000 rinoceronti che vivono in natura. All’inizio del 20° secolo, ve n’erano oltre 500.000. L’attività umana ha causato questo drammatico declino. Le principali minacce per il rinoceronte sono il bracconaggio e la perdita dell’ habitat.
Il bracconaggio e il traffico illegale di corno di rinoceronte sono aumentati drasticamente dal 2007 e rimane uno dei motivi principali per cui i rinoceronti sono ancora in pericolo oggi. Il bracconaggio è un grande affare e le bande criminali ben organizzate sono ora ben attrezzate per rintracciare e uccidere i rinoceronti. Un corno di rinoceronte può valere oltre 200.000 sterline. Inoltre, l’instabilità politica ed economica all’interno di un Paese può anche aumentarne la minaccia.
Il commercio del corno di rinoceronte è stato vietato dal Convention on International Trade in Endangered Species (CITES) sin dal 1977, ma la domanda per il mercato nero, soprattutto cinese e vietnamita è elevata. Vengono utilizzati nella medicina tradizionale asiatica, sebbene non vi siano prove scientifiche che questo abbia realmente benefici medici. Più agghiacciante ancora, la pratica usata tra le classi medio-alte del Vietnam, per cui l’acquisto di un corno di rinoceronte indica ricchezza e successo.
L'anti-bracconaggio in Africa
Per fortuna, per ogni Mr. Glass c’è sempre un Unbreakable Man è così a contrastare questo scempio ci pensa la PPA – Poaching Prevention Academy, un progetto A.I.E.A. (Italian Registered NPO) che coinvolge molte persone eccezionali provenienti da ogni angolo del globo. PPA ha addestrato centinaia di Anti-bracconieri in molte regioni africane come il Sud Africa, la Namibia, il Botswana, il Kenya, lo Zambia, la Tanzania e, per riserve private, riserve nazionali e parchi nazionali addirittura gratuitamente
Il lavoro fatto da questi Uomini è innegabilmente coraggioso e rischioso ma quanto mai utile e fondamentale tanto che, dati alla mano, sono riusciti ad ottenere incredibili risultati.
Nel 2018 in Sudafrica sono stati uccisi dai bracconieri SOLO 769 rinoceronti!! L’inversione di tendenza è stata radicale passando da 4 a 3 cifre, tornando ai numeri del 2012! Impressionante il numero di arresti, ben 401 nel 2018 e 518 nel 2017!!!
Conclusioni
La guerra, tuttavia non è terminata e questo, significa che dobbiamo continuare a combattere su ogni fronte con ogni mezzo. La comunicazione e la sensibilizzazione culturale della gente è sicuramente l’arma migliore a nostra disposizione, così come lo sono (ahimè) le armi che proteggono gli uomini in prima linea e le donazione, senza le quali non ci sarebbe possibilità di addestrare uomini, creare zone protette ed avere mezzi e istruzione necessari a salvare gli animali.
AIB, contribuisce come sempre a questo progetto, raccogliendo fondi da donare al WWF e, nel caso specifico anche ad organizzazioni come Helping Rhinos e Save The Rhino. Pertanto, rinnovo anche a voi l’invito a “spendere” anche solo 1 € al fine di non permettere l’estinzione di specie animali per le quali, DOPO, potremmo versare solo lacrime.
Un ringraziamento infinito va a Davide Bomben e Massimo Vallarin e Luca Vercesi per il lavoro svolto e per quello che faranno.
Forza ragazzi … tutti insieme possiamo vincere!