Machli, la tigre più famosa del mondo. Mori alla veneranda età di 19 anni, e, tuttora, è la tigre che vanta il maggior numero di fotografie e immagini.
Vorrei iniziare questo post con una personale riflessione e doverosa per quanto ha rappresentato questa creatura:
Vorrei che tutti gli animali potessero vivere un’esistenza così ricca e morire di vecchiaia. Tuttavia, questo, non accade neppure a noi ma, NOI, possiamo scegliere se farlo accadere a loro oppure no!
Chi era Machli?
Padrona di un territorio esteso di oltre 350 miglia quadrate, all’interno del Ranthambore National Park in India , divenne una delle preferite dai turisti per la sua tenacia di fronte a incredibili probabilità. divenne famosa per la tenacia incredibile che usava mettere di fronte a situazioni improbabili.
Morì alla veneranda età di 19 anni, molto più della media della specie e, tuttora, è la tigre che vanta il maggior numero di fotografie, ritratti e immagini apparse su riviste, blog, murales e giornali.
La migliore, senza dubbio, tanto che il rispetto degli Uomini si protrasse anche nel giorno della sua morte.
Cosa ha reso unica Machli?
Il nome, ereditato dalla già famosa e omonima madre, era già sinonimo di regina tanto che, una volta adulta e dopo averla sfidata e battuta divenne la dominatrice incontrastata dei laghi di Ranthambore.
Machli era molto amichevole con i turisti e verso le loro macchine fotografiche; si metteva anche in posa, sdraiata e in pieno giorno.
Davanti a loro, non solo fotografie e ritratti ma anche azione. Fortunati furono coloro che la riuscirono a vederla durante la clamorosa impresa che la vide contrastare ed uccidere un coccodrillo di 4 metri.
Ma non solo.
Tra le sue imprese leggendarie, vale la pena citare quella in cui ha cresciuto una delle sue cucciolate, senza un canino e cieca da un occhio. È incredibile.
Inoltre, va detto che è riuscita a difendere i suoi cuccioli da due tigri maschi adulti che, ricordiamo, essere più grossi di una femmina.
Le sua imprese generavano sempre più interesse a livello mondiale; ricercatori, studiosi, turisti, media in generale.
Quando si ammalò, e senza un canino, sarebbe sicuramente morta se fosse stata lasciata in una condizione naturale.
Fu così che, per la sua ormai comprovata notorietà, le autorità del posto, sorrette dall’opinione pubblica mondiale, decisero di lasciarla libera ma, al contempo, di fornirgli sostentamento.
Anche questo … sotto le attente lenti delle macchine da presa dei visitatori.
Onore a Machli anche dopo la morte
Le fu concesso, infatti, un funerale indù con ghirlande che le avvolgevano il corpo.
Fu portata in spalle e poi, mentre alla fine il suo corpo bruciava, tutte le guardie forestali si ersero sugli attenti mostrando affetto e amore. 🙏 ❤️
La cremazione è un segno di rispetto verso tutte le specie protette affinché le loro pelli, post-mortem, non vengano trafugate e vendute al mercato nero.
Che dire … sempre nei nostri cuori: Viva la Regina!!