Se hai avuto modo di cimentarti un pochino con la fotografia creativa, sicuramente ti sarà capitato di imbatterti nella post-produzione tecnica.
Ne approfitto per suggerirti un link ad una mini guida che ho preparato ed ospitato sul mio Sito Web personale di fotografia: Cos’è la post-produzione e come si usa nella fotografia.
Doverosa premessa fatta, come saprai, i miei ritratti sono creati secondo tecniche, filtri e azioni che ho appositamente inventato e creato come processo creativo per questo progetto. Sui Social, ormai, viene chiamato simpaticamente Stile AIB!
In questa rubrica, di tanto in tanto, ti spiegherò il “dietro le quinte” di uno dei miei scatti. Oggi tocca all’Orso andino.
Orso andino, dettagli dello scatto
L’Orso andino (Tremarctos ornatus), conosciuto anche come Orso dagli occhiali è un mammifero carnivoro originario del Sud America ed è il più piccolo della sua categoria.
Lo scatto è stato realizzato presso il bioparco Parco Natura Viva di Verona con uno zoom da 600 mm.
I dati EXIF sono i seguenti:
- Dispositivo: NIKON D810
- Obiettivo: 150.0-600.0 mm f/5.0-6.3
- Data: 28/04/2019 13:39:21
- Lunghezza focale: 410 mm
- Diaframma: f 6.3
- Tempo di posa: 1/500 sec
- Sensibilità ISO: 320
Orso andino, la post-produzione
Ogni ritratto di AIB viene pensato prima di essere scattato e sviluppato. Non è possibile “lavorare” con queste splendide creature come fossimo in uno studio fotografico. Pertanto non posso certo dire loro: -“Mettetevi così, state fermi, giratevi di qua, sorridete etc”- 🙂
Ci vuole rispetto e molta, molta pazienza!!
Tuttavia, a volte non c’è tempo e allora si improvvisa. In questo caso, però, bisogna aver davvero chiaro il concetto di post-produzione (Stile AIB) e, soprattutto, delle personali competenze in materia. Uno scatto difettoso può (spesso) diventare un capolavoro.
Ecco il Prima e Dopo dello scatto.
[twenty20 img1=”9972″ img2=”9980″ offset=”0.5″ before=”Post-produzione Before #1″ after=”Post-produzione After #1″]
Adesso, vediamo come ho fatto a realizzare il ritratto.
#01. Acquisizione dell'immagine originale
Dopo aver attaccato la mia Nikon al MAC, ho scaricato i file RAW per selezionare quelli migliori o, comunque, quelli di mio interesse.
Ho aperto, poi, il NEF (scatto grezzo originale) in Camera RAW di Photoshop.
#02. Recuperare e aggiustare lo scatto
In Camera RAW ho eseguito la seconda post-produzione di base (la prima è avvenuta in camera).
#03. Estrapolare il soggetto
In questa fase viene, di solito, estrapolato il soggetto finale, croppato, ridimensionato e posizionato nella scena dove meglio credo o in base alle peculiarità della posa.
TIPS
Se il soggetto si presta frontalmente, cerca sempre di centrarlo nel background lasciando aree di aria (padding o safe area) intorno.
Se, al contrario il soggetto fosse di profilo, cerca di posizionare il muso sempre al centro ma sfumando il corpo nella direzione in cui è posizionato.
#04. Estrapolare il soggetto
Posizionato il soggetto nella scena, in questa fase, vado a scontornarlo per eliminare tutti gli elementi superflui che non interessano al ritratto.
Le tecniche di scontorno sono tante e dipendenti dalla complessità del soggetto. Tuttavia, io prediligo l’azione manuale e, pertanto, pennello alla mano e tavoletta grafica attiva, effettuo uno scontorno sulla maschera del livello a colpi di pennellate sfumate (se ci sono peli, baffi, piume etc) o precise (nel caso di pelle levigata e netta).
Vado poi ad eliminare, con gli strumenti Clone o Patch anche elementi disturbanti sul soggetto, tipo imperfezioni o elementi esterni.
TIPS
Nota bene che, a volte, lasciare una parvenza di elemento nella scena come un ramo, una foglia o dell’erba, può avere senso e può essere un complemento necessario.
#05. Camera RAW e i filtri Nik
A questo punto unisco i livelli in una scena unica contenente il soggetto sullo sfondo e vado ad agire, prima in Camera RAW e poi usando i filtri Nik Collection DxO.
Per prima cosa, in Camera RAW vado a correggere, dal pannello pannello HSL Adjustments, cromie e luci errate agendo sui colori e sulle tonalità. Se il caso agisco anche con gli strumenti del pannello Brush Adjustment.
Dopodiché apro i filtri Nik (Color Efex Pro) e agisco sulle azioni Tonal Contrast, Detail Extractor e Low Key.
TIPS
I filtri Nik che uso sono sempre gli stessi, variano le impostazioni di utilizzo in base al soggetto trattato e alle zone di ombra e sfumatura che voglio realizzare.
#06. I Filtri Topaz Studio
In questa fase duplico due volte il livello appena realizzato. Sul primo dei due nuovi livelli applico un filtro Topaz Studio Glow Graphic lasciando le impostazioni quasi al 100% standard. Sul secondo applico invece il filtro Topaz Studio Glow Fur and Feathers 1.
Applicati i filtri, vado ad agire sull’overlay dei livelli e sulla loro opacità fino ad ottenere un risultato soddisfacente in termini di dettagli e resa artistica.
#07. Il Filtro Skylum Luminar
Sarebbe possibile ottenere più o meno lo stesso risultato agendo manualmente ed usando diverse tecniche differenti ma, per comodità e perché sono davvero ottimi e potenti filtri, uso Skylum Luminar.
Dai due precedenti, effetto un’unione che poi apro con Luminar. Qui applico i filtri Dramatic/Dramatic Look ed Essentials a discrezione. Agisco, poi, sui parametri relativi (come per i filtri Topaz) e sulla loro opacità.
#08. Sfumature, ottimizzazione e dettagli finali
Questa è la fase più delicata del ritratto.
Controllo sfumature
Per prima cosa creo un nuovo livello e lo riempio con il nero ex #000000 e lo inserisco immediatamente sotto quello precedente.
Applico al livello del soggetto una nuova maschera e inizio ad agire con il pennello per correggere ed ottimizzare sfumature e creatività.
Verifica che i peli siano ben amalgamati con lo sfondo nero e, nel caso, usa di nuovo il pennello per affinare il tutto. Per la sfumatura del corpo, invece, cerca sempre di essere creativo, magari lasciando scie di peli o silhouette poco definite.
Controllo del nero assoluto
Unisco di nuovo la scena in un unico livello e, con lo strumento Eyedropper controllo dal pannello Info che il nero dell’immagine sia davvero ex #000000.
Poi, per rendermi davvero conto delle aree eventuali da correggere, faccio una verifica ulteriore andando ad aggiungere un nuovo livello White Screen. riempito, ovviamente, con il bianco ex #ffffff. Agendo sulla sua opacità (15/20%) vedrai evidenziate aree che sembrano nero assoluto ma che, in realtà non lo sono.
Al fine di correggere quanto sopra, agisco in due modi. Per prima cosa brucio piccole aree con lo strumento Burn e, in seguito, apro Camera RAW e imposto il nero a -30/-40.
Controllo dei dettagli
Quando i soggetti hanno molti peli, criniere, piume, baffi etc, può capitare che i dettagli siano troppo elevati e, quindi, possano sembrare quasi effetto Noise. Tuttavia può anche accadere il contrario, ovvero che i dettagli siano troppo sfocati.
In questo caso agiamo sempre in Camera RAW sulla Luminance o Sharpening del pannello Detail.
Controllo delle particolarità del soggetto
Questa fase è assolutamente dipendente dalla tipologia del soggetto ritratto. Se, ad esempio, fosse un felino, bisognerebbe prestare attenzione alle sue Vibrisse (baffi). Nel caso, armati di penna grafica e inizia a (ri)crearli manualmente partendo sempre dall’evidenza dello scatto originale.
Fai attenzione anche ai colori particolari. Nel caso dell’Orso andino, le particolarità stanno nelle sfumature arancioni che ha intorno al muso.
Come hai visto dagli scatti precedenti, i filtri usati, soprattutto quello Luminar Dramatic, fanno perdere le tonalità ai soggetti. Bisogna, quindi rimediare come in questo caso nel quale ho (ri)colorato il muso dell’orso.
Usa il Grey (Gray) Screen
Chiamato anche livello di grigio neutro, il Grey Screen serve per agire con i tools Burn e Dodge senza intaccare la scena sottostante. Se non sai coma applicarlo, clicca su Layer → New Layer seleziona Mode: Overlay e spunta l’opzione Fill with Overlay-neutral color (50% gray). A questo punto, agisci con i tools per evidenziare aree chiare o scure sulla scena.
Nel mio caso, ho usato lo strumento Dodge per evidenziare l’orecchio dell’orso e le strisce colorate sul muso.
Presta molta attenzione agli occhi del soggetto
Gli occhi sono lo specchio dell’anima e, quindi, è fondamentale che non siano “toccati” dalla creatività della post-produzione soprattutto se sono frontali. Puoi correggerne luminosità e contrasti ma mai agire con dettagli, drammaticità, sfocatura o dettagli.
Controlla il posizionamento del soggetto nella scena finale
Capita che, dopo aver quasi finito la post-produzione, ci si accorga che le sfumature fatte abbiano spostato la centratura del soggetto nella scena. In questo caso, crea un nuovo livello di nero ex #000000 e inseriscilo sotto la scena. Poi selezionala e centra nuovamente il soggetto in modo armonico, creativo e artistico.
#09. IUCN Red List e Firma
A questo punto la scena è pronta e il ritratto in Stile AIB è terminato. Non rimane che apporre la propria firma artistica e, secondo il foto progetto #savetheanimals, anche i dati IUCN Red List sullo stato di conservazione della specie.
Conclusione
Molto bene, questo tutorial sullo Stile AIB e sulla post-produzione è terminato ma, per qualsiasi domanda, curiosità, approfondimento o consulenza, rimango sempre a tua completa disposizione.
Spero di aver soddisfatto la tua curiosità così come mi auguro tu possa aiutarmi a salvarli.
Quindi … Sostieni. Dona. Condivi.